Gruppo di 13 lettere a firma di: Marietta Arpini, Carlo Conti, V. Tomaseo, Adolfo De Bayer, Federico Sclopis, P. Maggesi, Cazzaniga, Emilio Leone, Abbati Marescotti.

Gruppo di lettere e cartoline postali indirizzate a Emilia Branca.

Gruppo di 15 lettere. Tra le altre: una di Domenico Quaranta che espone la propria interpretazione politica della Norma, un saluto a Romani sotto forma di sonetto a firma Regli, due lettere firmate Federici che scrive "liberi per il teatro", una lettera di Menzi al sig. Ciambellano che sostiene che un articolo del Romani potrebbe danneggiare un suo affare a Firenze, una lettera alla città di Saluzzo per il monumento a Silvio Pellico. Inoltre, lettere a firma Giuditta Schira, D. Maggesi, Girolamo Irbono, Giulio Maggi.

Lettere, inviti, telegrammi, cartoline postali e un biglietto di auguri a Pompeo e Cirilla Cambiasi (anche a firma di Emilia Branca.

Gruppo di 18 lettere di personaggi della vita politica e culturale piemontese indirizzate a Felice Romani e relative all'attività della Gazzetta Piemontese e 1 manoscritto intitolato "Bibliografia". Le lettere sono distribuite su un arco temporale che va dal 1835 al 1879. Tra i vari estensori figurano: Michela, Annibale Saluzzo, Pralormo, Barbaroux, Claudio Dalmazzo, D. Colombo, Gio Batta Passano, Pietro Corelli, Antonio Farina, Giuseppe Crivelli, Luigi Guglielmo Germi.

Due lettere a Felice Romani: con la prima il Segretario di stato, Marchese Vittorio Amedeo Salière de La Tour, nomina Romani "Compilatore in capo della Gazzetta Piemontese" ; è stata redatta a Torino il 4 novembre del 1834 su carta intestata della "Regia Segreteria di Stato per gli affari esteri". Con la seconda lettera datata Torino 4 novembre 1838, si chiede a Romani di dare risalto alla notizia dell'inaugurazione della statua equestre al Duca Emanuele Filiberto di Savoia, posta in piazza San Carlo a Torino.

Due minute autografe di Romani. Nella prima, datata Torino 9 agosto 1849, respinge le accuse rivolte alla Gazzetta piemontese di essere poco imparziale. Nella seconda, indirizzata agli amministratori del giornale, spiega i motivi per cui ha inserito motivi fantastici in un suo scritto su Cristoforo Colombo.

Due lettere di argomento belliniano ad Emilia Branca da parte di Francesco Florimo, complete di buste. Nella seconda busta è conservata anche la risposta di Emilia Branca.

Insieme di 21 lettere a Romani a firma di: Michele Vacchetta, C. Massimino tenente di artiglieria, Girolamo Rivarola, Domenico Silva, Giandomenico Mandelli, E. Francioni (5 lettere), Luigi Ponzo pretore di Vimercate, Pralieri di Muzio, Epifanio Cagnani, Maurizio Chisola (6 lettere). Precede, un promemoria non firmato.

Gruppo di 23 lettere indirizzate a Felice Romani tra le quali evidenziamo: la lettera della Segreteria di Stato per gli Affari dell'Interno, quella della Societè Nationale Savoisienne d'Instruction Mutuelle, dalla Grande cancelleria di S.M., da Giuseppe Gené sulla seconda Riunione degli Scienziati italiani con allegata brouchure, quella da Giovanni Benedetto Linari con autobiografia allegata.

Lettere manoscritte in italiano e in francese a Romani che vanno dal 1834 al 1880. Sono presenti anche due documenti a stampa "Sul prezzo attuale delle obbligazioni del Piemonte e loro merito in confronto alle consimili obbligazioni della città di Parigi" e una copia del "Giornale euganeo di scienze, lettere arti e varietà".

Gruppo di 27 lettere inviate a Felice Romani da vari personaggi di ambiente piemontese. Gli argomenti sono vari.

Raccolta di 33 sonetti di argomento storico mitologico

Gruppo di 36 lettere a Felice Romani redatte da personaggi della vita politica piemontese.

Gruppo di lettere con diversi mittenti e di argomento vario. Sono presenti anche fogli di conti personali.

Gruppo di 53 lettere a firma "Bianchini" in alcuni casi abbreviato "B", vicedirettore della Gazzetta Piemontese sono distribuite su un arco temporale che va dal 1839 al 1849 ma non tutte sono datate. Nell'insieme costituiscono una sorta di storia della Gazzetta vista dall'interno. Si evidenzia una lettera di Romani a Bianchini in cui da' del "coglione" ad un collaboratore del giornale, reo di avere mutilato un libro. Sullo stesso foglio risposta di Bianchini. La lettera di Cesare Ronchi a Cirilla Cambiasi datata "Milano 7 agosto 1858" ( con riassunto conti). Trascrizione di una lettera di Romani e di una lettera di Paganini a Romani. Lettera a firma "Duca Visconti" datata "Milano 4 8bre 1834" in cui si dice che la presenza di Romani a Milano non è indispensabile per gli Imperiali Regi Teatri e perciò Romani, se lo desidera, può trasferirsi nei vicini Stati Sardi". Chi firma la lettera è Carlo Visconti di Modrone, Direttore della Scala. Lettera di Claudio Dalurazzo per inserimento di un articolo nella Gazzetta su richiesta del cav. Peyron.

Componimento poetico in 3 strofe di 12 versi quinari. Con autografo in calce. Scritto in onore della cognata Cirilla Cambiasi, pianista, denominata "il Liszt delle pianiste lombarde".

Abbozzi di libretti. Il primo manoscritto è "il Primo getto di Romani della cantica "Cielo e terra" . L'ultimo manoscritto nomina nella prima riga Berta, figlia di Egmondo conte di Tours, probabile riferimento al libretto " I Normanni a Parigi".

Si tratta di un abbozzo di trattato di architettura con acclusi riferimenti bibliografici.

Breve profilo biografico di Amedeo VI di Savoia detto il Conte Verde precede una dettagliata descrizione del dipinto di Luigi Fioroni.