Il progetto AMARGINE si propone di studiare per la prima volta alcuni dei più importanti fondi librari d’autore, appartenuti a poeti italiani del secondo Novecento e depositati presso biblioteche e istituzioni pubbliche, al fine di allestire un censimento dei libri postillati, una dettagliata descrizione del materiale censito e una digitalizzazione degli esemplari più significativi.
I risultati confluiranno in un portale open access impiegato per indagare un fenomeno ampiamente studiato nella letteratura italiana antica e moderna, dai codici medievali sino a Manzoni, ma sostanzialmente inesplorato per quel che riguarda il primo Novecento (con l’eccezione di pochissimi casi, come quello di Carlo Emilio Gadda) e del tutto trascurato per quanto pertiene alla seconda metà del secolo.
La scelta di limitarsi alle biblioteche dei poeti attivi nella seconda metà del Novecento è giustificata dall’assoluto rilievo che la pratica intertestuale ricopre nella scrittura poetica della parte conclusiva del secolo, nonché dalla possibilità di riscontro della cultura interdisciplinare di questi autori (strettamente legata alla riflessione teorica sul loro fare poesia, soprattutto nella stagione cruciale degli anni Sessanta) e della trama interdiscorsiva che informa la loro produzione letteraria.
Il progetto vede coinvolte le seguenti istituzioni: Università degli Studi di Genova, DIRAAS Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo (capofila) - Università degli Studi di Pavia: Dipartimento di Studi Umanistici - Università degli Studi di Torino: Dipartimento di Studi Umanistici
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