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Journal Fonds Il bollettino di matematiche e di scienze fisiche e naturali"Il Bollettino di matematiche e di scienze fisiche e naturali" fu fondato nel 1900 da Alberto Conti, personaggio di spicco tra gli insegnanti di matematica delle scuole superiori del tempo, e si inserisce in un periodo di particolare fermento per l’istituzione scolastica. I decenni successivi alla Legge Casati, dal 1859 a fine secolo, furono cruciali per lo sviluppo dell'istruzione italiana. Per quanto riguarda l’insegnamento della matematica, riviste specializzate iniziarono a essere pubblicate a partire dagli anni '70 del 1800. “Il Bollettino di Matematiche e di Scienze Fisiche e Naturali” è una di queste riviste. Era indirizzata a insegnanti e studenti delle scuole magistrali e quindi contribuiva indirettamente a risolvere il problema dell’alfabetizzazione degli italiani. Utilizzava una maniera decisamente innovativa di coinvolgere i propri lettori: venivano pubblicate domande rivolte agli insegnanti e agli studenti, ottenendo una notevole partecipazione nella risoluzione delle questioni proposte. L'intento professionalizzante che ispirava la modalità di divulgazione dei contenuti scientifici ha reso "Il Bollettino" un punto di riferimento nell'ambito del progetto strutturale promosso dallo Stato italiano, impegnato nella definizione di un percorso di studi specificamente rivolto all'educazione degli insegnanti.680 1219 Journal Fonds 659 217 Journal Fonds Il Pitagora“II Pitagora”, pubblicato dal 1895 al 1918, ha giocato un ruolo significativo nell'introduzione della storia della matematica nella didattica. Fondata e curata da Gaetano Fazzari, insegnante di matematica con una forte inclinazione verso il mondo classico, la rivista si proponeva di stimolare l'amore per le discipline matematiche tra gli studenti delle scuole superiori. Grazie al contributo prevalente di insegnanti in qualità di autori, "II Pitagora" offriva articoli su algebra, aritmetica e geometria, con un occhio di riguardo alla storia della matematica. Questo approccio unico si basava sull'idea che conoscere l'evoluzione della disciplina potesse favorire la comprensione degli studenti e promuovere una cultura matematica più profonda. Questa visione è stata fortemente condivisa da Gino Loria, storico della matematica le cui idee sono ampiamente riportate come manifesto nella lettera di presentazione del giornale. Egli sosteneva che la storia fosse un fondamentale strumento in mano agli insegnanti per collegare le materie scolastiche e arricchire la cultura degli studenti. Nonostante alcune critiche da parte di chi sosteneva che una tale impostazione rischiasse di sacrificare la conoscenza puramente nozionistica, il progetto di Fazzari ha rappresentato un'interessante risposta alle sfide dell'insegnamento della matematica del tempo, attraverso un approccio olistico alla formazione.1331 678